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Da YouTube al grande schermo: l’ascesa di The Pills

Nel febbraio 2005 il Tubo viene alla luce. Web series e video-costruzioni amatoriali trovano ora ospitalità gratuita e generosa. Ed è nel marasma venuto creandosi che frotte di aspiranti “personaggi” si immergono a pesca grande di pubblico & notorietà.

Nello sterminato scenario, andando ad occuparsi del palco nostrano, scoviamo certi youtubers e videomakers le cui  proposte sono tanto seguite e apprezzate da essere valse come rampa di lancio per il debutto in programmi TV piuttosto che in radio o su carta stampata (vedi Frank Matano, The Jackal, la serie Freaks!, etc..). Ma l’approdo al grande schermo dopo la web-gavetta ,ad oggi, (sempre di panorama italico si parla) chi l’ha risolto?

La triade romana The Pills (Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini) dopo quattro anni d’affermazione con le loro video pillole sono ora nelle sale cinematografiche di tutto il Paese con l’opera prima Sempre meglio che lavorare(link) in veste di registi, sceneggiatori e attori.

La pellicola (commedia che mantiene l’impronta distintiva comica a cui hanno abituato i patiti) sta permettendo la diffusione della loro rinomanza, tendenzialmente prima delimitata nel  centro Italia, nelle regioni nordiche dove i lavori precedenti erano poco popolari.

Se molti videomakers affermati considerano YouTube alla stregua di un datore di lavoro, così non è per il trio in questione che dichiara d’aver approcciato al canale senza pretese e ricerca di fama in quella branca dell’immagine in movimento. Tutto nasce, ricordano, come progetto d’inserto video per una rivista on-line gestita da un amico per poi diventare palestra dove affinare le capacità recitative nonché quelle di regia e scrittura. Ma fondamentalmente il proposito ha continuato a vivere per il nobile scopo di “cazzarare”(cit.), per far ridere loro stessi e combriccola nel rivedersi.

La rete è stata quindi sfruttata come piattaforma gratuita e facilmente fruibile dove svolgere l’attività propedeutica all’esordio nel cinema. Sorge una questione economica: con quali finanze si è potuto realizzale il film? Crowdfunding? Autofinanziamento? Ai “regazzi” ,nel 2014, è stata servita da Mediaset la possibilità di contratto (non lasciata scappare) per portare loro nuove pillole in TV su importanti emittenti quali Italia 1 e Italia 2. Palesato il modo.

I fan, preoccupati di un eventuale impoverimento di registro per l’adattamento alla televisione,  sono rassicurati: lungi dal tridente il pensiero di fossilizzarsi sul più facile canale, mero mezzo foraggiatore per realizzare al meglio i progetti a venire.

Se la preparazione tecnica nell’ambito registico ha giocato un valido ruolo (va appuntato che Luca l’anno addietro si era dedicato alla sceneggiatura del mediometraggio Vittima degli eventi di Claudio Di Biagio (link) ,la genuina capacità d’intrattenimento è comunque sostrato e elemento focale nella riuscita del loro percorso.

Tirando le somme, la vicenda dei tre capitolini è indicativa della fresca apertura che il mondo della settima arte inizia a riservare ai “dotati” operatori nel web nonché del potere che la massa di visualizzatori del Tubo ha nel determinare chi saranno i personaggi di domani.

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Davide Tacchini

Classe '89, nato in provincia bergamasca, vivo i ¾ dell'anno in un piccolo paesino rurale nella maremma toscana dove mi occupo di orticoltura, giardinaggio e agriturismo. Negli ultimi anni ho viaggiato parecchio nel centro-sud Italia vagabondando e ricercando luoghi non comuni fino a convincermi che paesaggisticamente questo paese natale offre bellezza per una vita intera. Così mi intrufolo in Pequod con l'intento di condividere il bagaglio accumulato e razionalizzare l'esperienza del mio muovere.

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