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#FestivalCom Gad Lerner: come il presente diventerà il futuro

L’informazione italiana? Si comporta come il medico pietoso che non dice chiaramente al paziente che malattia ha.

Questa per Gad Lerner è la metafora che rende in modo chiaro il concetto di un’informazione non reale e poco oggettiva. La ‘colpa’ è principalmente degli esperti di marketing, che seguono i numeri e ciò che fa audience, lasciando così sullo sfondo tutte le vicende più scomode degli ultimi tempi accadute nel Mediterraneo e in Europa.

Credo che questi problemi, che riguardano il nostro futuro, dovrebbero essere al centro nella nostra informazione – spiega il giornalista – ma non sono una priorità, purtroppo. C’è un limite culturale: l’età elevata della media di lettori e spettatori preferisce infatti guardare in casa propria e fare polemica su faccende domestiche: ho il timore che questa ‘non comunicazione’ in tempo di guerra possa avere effetti secondari indesiderati”.

Per rendere meglio l’idea, Lerner riprende un fatto avvenuto pochi giorni fa: “In Siria – prosegue – si è da poco scatenata la più grande tempesta di sabbia che si ricordi. Di fronte a questo fenomeno senza precedenti i meteorologi hanno sostenuto che l’assenza di colture nel terreno ne sia stata la causa. D’altra parte non sono mancate osservazioni di altro tipo, quasi messianico, che si tratti cioè di un messaggio religioso e apocalittico, dell’avvento di un mondo nuovo che faccia tabula rasa di quello che abbiamo vissuto”.

Un’apocalisse che sembra avvicinarsi, dunque, se non in Italia almeno in Europa: proprio qui, infatti, sono state compiute le recenti stragi terroristiche. Opera di lupi solitari, figli di seconda o terza generazione allo sbando, che di colpo vivono una nuova conversione: sono giovani pronti a immolarsi mossi da idee medievali e con mezzi puramente occidentali, che tra passato e presente giocano al feroce Saladino, che brandisce le vecchie scimitarre ma che per combattere la guerra vera usa armi moderne.

Prima o poi toccherà anche a noi capire quello che sta accadendo”.

Il governo italiano, i servizi segreti, le forze armate devono così dirimere interrogativi cruciali sulla sorte del nostro popolo ma, soprattutto, sulla vita dei prossimi anni. Quando ancora saremo di fronte a una bufera che, purtroppo, non è di sabbia.

Ph. Giacomo Maestri

#Camogli, #Festival della COmunicazione


Flavia Irene Gatti

Quando ero piccola sulla mia scrivania avevo un mappamondo e lo facevo ruotare e ruotare, immaginando luoghi e città da visitare. Dalla mia casa fra i laghi bergamaschi, provo a viaggiare, quando e quanto posso, e soprattutto a scrivere, di viaggi, di posti e di persone. Dopo il liceo classico e una collaborazione presso un giornale della provincia di Bergamo, mi sono stabilita a Milano, dove mi sono iscritta a Lettere all’Università Statale, laureandomi alla triennale nel 2012 e proseguendo gli studi di specialistica in Filologia Moderna, quasi ultimati. A Pequod sono caporedattrice e responsabile della sezione Viaggi.

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