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Grazielliadi, le olimpiadi delle Grazielle

“I graziellisti in città rimangono di due categorie: anziani, a cui l’età impedisce l’utilizzo di bici alte, e ragazzini tra gli 11 e i 14 anni, troppo giovani per il motorino ma già autonomi per girare le strade a cavallo di quelle che all’apparenza sono motorini senza motore. Per questi ultimi la Graziella ha due fondamentali qualità. Grazie al robusto portapacchi integrato nel telaio è possibile accogliere e trasportare un passeggero in piedi dietro alla schiena, amico o prima morosa che sia; la seconda grandiosa scoperta è che la Graziella impenna come pochi altri mezzi di trasporto, la postura arretrata, il manubrio alto, le ruote piccole e il rapporto molto agile creano una combinazione perfetta per sollevare la ruota anteriore e farsi belli per decine di metri in acrobazia davanti agli amici e alle ragazze”.

Al di là di questi usi quotidiani, da ormai sette anni a Bergamo si svolgono le famigerate Grazielliadi, uno degli appuntamenti fissi di fine estate.

Pequod ha incontrato in una mattinata piovosa i ragazzi di Pedalopolis (link), l’associazione che oltre a proporre questa esilarante manifestazione, si occupa di incentivare e sensibilizzare i cittadini all’uso della bicicletta.

Tutto ebbe inizio a Roma quando i nostri eroi parteciparono alla Ciemmona: una delle critical mass più imponenti e partecipate; una volta arrivati nei pressi del Circo Massimo ci fu questo momento in cui numerosi ciclisti muniti di Graziella iniziarono una rocambolesca gara di velocità intorno al circo romano. Da qui lo spunto per creare qualcosa che vertesse intorno alla mitica Graziella anche in terra bergamasca.

12047115_1140879512592433_9147297762093616022_nFoto di Luca Facheris

Le prime edizioni delle Grazielliadi si svolsero all’interno della festa del parco di Loreto (BG): una manifestazione pensata come un momento di puro e sano divertimento per tutte le età, con prove esilarati e una non trascurabile attenzione per l’estetica di partecipanti mascherati e Grazielle pimpate.

Le sfide tendono essere sempre diverse di anno in anno, anche se per amore dei partecipanti, ogni tanto rimangono comunque degli evergreen come il Rest’in pè, una gara di “lentezza” in cui bisogna sfoggiare tutto il proprio equilibrio e la propria calma, il limbo (qui se ne vedono sempre delle belle: sono incredibili le pose che si possono assumere a cavallo di una Graziella), la gara di velocità singola e a staffetta “tu porti me e io porto te”. Non c’è divisione di categoria: le gare sono impegnative ma affrontabili a qualsiasi età – i bambini rimangono comunque gli avversari più temibili.

12027506_1140879462592438_8959952461864447326_nFoto di Luca Facheris
12009756_1140880082592376_4594458314978468059_nFoto di Luca Facheris
11206950_1140880929258958_1581062734408209787_nFoto di Luca Facheris

La caratteristica di questa manifestazione è quella di cambiare location ogni anno, coinvolgendo inevitabilmente diversi punti della città e rendendo le competizioni ogni volta nuove e intriganti, con percorsi diversi, terreni impervi e incuriositi (o increduli) spettatori e passanti.

Che dire, avete circa un anno esatto per frugare nella cantina della prozia, rispolverare la vecchia Graziella, pimparla come si deve e allenarvi per le prossime edizioni delle Grazielliadi.

 

Ciemmona, fetured, Graziella, Pedalopolis


Sara Alberti

Nata sulle colline bergamasche nel 1989, percuoto dall’età di otto anni, quando ho iniziato a studiare batteria e percussioni da orchestra nel Corpo Musicale Pietro Pelliccioli di Ranica (W la banda!). Dopo essermi barcamenata tra le varie arti, la Musica ha avuto la meglio e mi è valsa una laurea in Musicologia. Profondamente affascinata dal vecchio e dall’antico, continuo a danzare e suonare nella Compagnia per la ricerca e le tradizioni popolari “Gli Zanni” e per il mio grande amore balcanico Caravan Orkestar. Su questa nave di pirati sono la responsabile della sezione Nuove Premesse, della cambusa e della rubrica musicale.

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