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Utopia

Siamo in un periodo dove le contaminazioni tra cinema e graphic novel sono ormai largamente diffuse. A partire dagli universi Marvel e DC, senza dimenticare molti altri esperimenti interessanti (Scott Pilgrim, La vita di Adele, ecc..), l’adattamento su pellicola dei fumetti sta raggiungendo complessità narrative mai viste finora, dove spesso la graphic novel sembra prendere vita sullo schermo. E uno dei prodotti più originali e innovativi in questo senso è proprio una serie tv. Ah, e non è tratta da una graphic novel. Sto parlando di Utopia.

Prima di cominciare però ho da darvi una notizia buona  e una cattiva. Prima la cattiva? O la buona? Ripensandoci di questo è meglio parlare dopo, prima vediamo di fare un breve riassunto della trama.

The end of Utopia … or is it?

La storia segue un piccolo gruppo di persone che si trovano in possesso del manoscritto del sequel di una graphic novel cult, The Utopia Experiments, che si dice abbia previsto i peggiori disastri del secolo scorso. Questo li porta a essere bersaglio di un’organizzazione conosciuta come The Network, alla quale devono sfuggire per sopravvivere. Attraverso il manoscritto, dovranno scoprire il significato nascosto nelle sue pagine prima che i disastri raffigurati diventino realtà. L’obiettivo del Network però non è solo quello, ma anche trovare “Jessica Hyde”, una ragazza fuggitiva che si unirà presto al gruppo dei protagonisti e che sembra essere di vitale importanza per l’organizzazione. 

Where is Jessica Hyde?

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Come al solito, per evitare spoiler vari, mi fermerò qui con l’intreccio, che però assume un valore fondamentale nella serie, in quanto ci troviamo davanti a una sorta di thriller cospirativo, la summa di tutte le teorie del complotto, ma che è anche uno splatter, impregnato di violenza gratuita e black humor. E se questa combinazione lussureggiante non vi basta, rilancio con una serie di personaggi che sembrano veramente usciti da un fumetto, in continua trasformazione, con una caratterizzazione spiazzante sia nei comportamenti che nella morale, due su tutti: Arby, un killer come non ne avete mai visti, con un respiro affannoso (tipo Dart Vader) e una passione per le uvette, e la stessa Jessica Hyde, in fuga dalla più tenera infanzia, con una personalità folle, o quantomeno enigmatica.

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Nonostante il grande numero di lamentele a causa delle scene violente e del linguaggio offensivo, Utopia ha ricevuto recensioni molto positive. Una delle cose che colpisce di più è senza dubbio il suo stile visivo: un’esplosione di colori accesi, primo tra tutti il giallo, che danno vita a un’ambientazione a tratti surreale, in quanto fa da cornice all’oscurità delle vicende, agli omicidi a sangue freddo (nemmeno i bambini vengono risparmiati), alla tortura, e mi fermo qui. A contribuire alla creazione di questa particolare atmosfera non manca una colonna sonora straniante, ma che non tarda a dare dipendenza: bellissima, a mio parere, la sigla che chiude ogni puntata.

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A questo punto spero di avervi convinto a dare una possibilità ad Utopia e sono pronto a darvi le due notizie. Quella cattiva è che Utopia, composta di due stagioni da sei puntate l’una, andata in onda sull’emittente britannico Channel 4 dal Gennaio 2013 fino all’Agosto 2014, è stata inspiegabilmente cancellata dal network per dare spazio a una nuova serie. Ma rimarrà per sempre una perla nel cuore dei suoi fan. La buona notizia invece è che verrà fatto un remake di Utopia negli States, prodotta da HBO e dove tutte le puntate saranno dirette da nientepopodimeno che David Fincher!

Ma prima del remake, vedere l’originale è d’obbligo. Saluti, e buona visione!

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Simone Buzzi Reschini

Sono Simone. Nato nel 1992, vengo da un paesino in provincia di Varese (Viggiù) e, dopo aver frequentato il liceo classico E. Cairoli, ho deciso di iniziare la facoltà di Lettere Moderne a Milano. Ora vivo a Bologna, dove ho intrapreso la laurea magistrale in Cinema, Televisione e Produzione multimediale. Ho dunque grazie a Pequod la possibilità di focalizzare le mie passioni per il cinema e per la televisione e, nello specifico, mi occuperò di Serie Tv. Finalmente tutte le ore passate davanti allo schermo avranno un senso ...forse.

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