Mirliton: che kazoo suoni?
Il mirliton è uno strumento riconducibile alla categoria dei membranofoni (come i tamburi) in quanto è caratterizzato da una membrana vibrante, necessaria per la produzione del suono. Un effetto simile si può facilmente ottenere con un pettine e della carta ripiegata su di esso: basta appoggiare le labbra sul pettine ricoperto dalla carta e cantare (o semplicemente mormorare) contro di esso. Si otterrà un suono ronzante, tipico di questo strumento, grazie alla vibrazione della carta.
Un esemplare primordiale di questo strumento è il cosiddetto corno nigeriano: un semplice corno di bue che veniva usato per modificare il suono della voce umana; la membrana di questo mirliton è ricavata dalla sostanza che i ragni producono per proteggere le uova. È uno strumento molto povero e molto diffuso nell’Africa occidentale dove, da secoli, è protagonista durante i rituali tribali.
In Europa questi strumenti sono stati sempre legati al mondo dei giochi dell’infanzia e intorno al XVII e XVIII secolo andavano molto i flauti da eunuchi, conosciuti anche come onion flutes (flauti a cipolla). In questo caso la membrana vibrante era protetta da una capsula smontabile che copriva l’estremità superiore dello strumento; parlando o cantando nei fori della capsula veniva prodotto il suono. Il trattatista Marin Marsenne (teologo, filosofo, matematico) ci ha lasciato un bellissimo e dettagliato disegno dello strumento con tanto di descrizione accurata, in cui afferma che le vibrazioni della membrana, oltre a riflettere il suono della voce, ne miglioravano la qualità del suono. Era lo strumento che riproduceva più da vicino il suono della voce umana.
Il più famoso strumento di questa famiglia è probabilmente il kazoo: un semplice mirliton giocattolo che si suona cantando o parlando nel foro che sta all’estremità del tubo; la membrana è situata a metà del tubo stesso, sopra un foro laterale. Con la deportazione di schiavi africani negli Stati Uniti, arrivò anche il suddetto corno nigeriano e la povertà stessa di questo strumento ha permesso la sua capillare diffusione e la sua adozione in quei generi di musica “povera”: nei primi anni del Novecento era molto usato nel sud degli Stati Uniti dove spesso accompagnava i cantanti blues, fino ad arrivare ai primordi del jazz e in particolare nel dixieland (negli anni ’30 arrivarono a formarsi delle vere e proprie bande di kazoo).
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Sempre nello stesso periodo e sempre negli Stati Uniti, appare come novità lo zobo: da fuori può sembrare uno strumento convenzionale che prende le sembianze di pseudo trombe o pseudo cornette, ma che in realtà è sempre un mirliton camuffato da strumento “vero”. Addirittura, in questo caso, venivano studiate delle membrane vibranti speciali che riproducessero, nel modo più fedele possibile, il suono dello strumento raffigurato.
Oggi, il kazoo è lo strumento più diffuso di questa famiglia e viene solitamente usato nella musica pop, folk e nelle colonne sonore di film o cartoni animati.