“Cucinare tra le righe”, quando i romanzi prendono vita in un piatto
Se ci pensate bene tutti i libri, dal thriller più angosciante al romanzo di formazione classico, sono accomunati da un elemento che spesso rimane in secondo piano. Cosa? Il cibo. Tutti i personaggi hanno bisogno di nutrirsi, per alcuni è solo una necessità, per altri è un rito raffinato o un momento di condivisione, e poche opere letterarie rinunciano a raccontare le scene di questo atto essenziale.
Il cibo evoca ricordi, raduna i personaggi, favorisce dialoghi, costruisce le abitudini dei protagonisti e così li caratterizza. Il racconto di un pasto a volte è necessario allo svolgimento della trama, quando per esempio – come nella vita, dopotutto – intorno alla tavola si svolgono discorsi importanti. In altri casi è importante non il gesto del mangiare, ma cosa si mangia. Avete presente la Madeleine per Proust, e il rito dell’omelette in Sostiene Pereira? Ecco.
Se il cibo e la lettura possono a loro modo permetterci di viaggiare, immaginate cosa può succedere quando libri e ricette si incontrano. In rete c’è un posto virtuale (ma dietro c’è una persona vera) dove questo accade, ed è il blog “Cucinare tra le righe”.
Tutti i post iniziano con la citazione da un romanzo, la scena in cui appare il pasto realizzato. Segue una breve recensione del libro e infine ricetta e procedimento. Per la maggior parte si tratta di dolci ma si varia con specialità a base di riso e pasta, piatti tipici, sandwich, varietà di pane… e così prendono forma e profumo anche cibi fantastici come le Lambas de Il Signore degli anelli.
“Cucinare tra le righe” ci permette di conoscere, in un colpo solo, personaggi e cibi di mondi (e a volte tempi) diversi. Solo questo basterebbe a renderlo un blog interessante e caratteristico tra i tanti; aggiungeteci però che si tratta della prima esperienza italiana di questo tipo.
La persona che c’è dietro si chiama Carlotta, ha 22 anni e vive a Vicenza. «L’idea è nata quasi un anno fa, volevo avere un progetto tutto mio che andasse oltre il lavoro e unisse due cose che amo fare: leggere e cucinare». Forse un po’ il merito è anche del film Julie e Julia, racconta, perché la protagonista del libro dà una svolta alla sua vita aprendo un blog di cucina.
Cucinare è stata la sua passione fin dall’infanzia: «Da piccola ho deciso di preparare la mia prima torta per il pranzo della domenica in famiglia e ancora oggi è questo il mio compito ogni settimana». La passione si è trasformata in lavoro dopo la scuola alberghiera, ma le richieste della pasticceria in alcuni casi possono limitare la creatività. Ecco il motivo del blog: cucinare le ricette tratte o ricostruite dai libri significa sperimentare, spaziare con la fantasia e tra i continenti, imparare.
La lettura invece non è stata un amore a prima vista, ci confessa Carlotta: ci sono voluti degli anni prima di trovare il libro giusto. «Prima odiavo leggere. Dopo il fantasy Graceling di Kristin Cashore non mi sono più fermata».
La cura delle fotografie è una parte fondamentale del progetto. Ogni foto dei piatti pubblicata su Instagram è curata nei minimi particolari per mostrare la ricetta e ricreare, per quanto possibile, l’atmosfera del romanzo stesso. Un intreccio affascinante, a volte impegnativo, come uno dei primi piatti cucinati: per colpa di una lavorazione sbagliata e dopo un secondo tentativo, ci sono volute otto ore per cucinare il riso al latte di Afrodita di Isabel Allende.
Il ramen di Kitchen è invece il piatto di cui Carlotta va più fiera. Dopotutto dietro ogni piatto c’è ricerca (tanta), lavoro, preparazione. «Trovare le ricette a volte è semplice, a volte c’è bisogno quasi di inventarle, ma non è mai impossibile».
Riflettere sul cibo nei romanzi ha scatenato una nuova consapevolezza: «Ci sono ricette anche nei libri letti in passato. Quindi si pone il problema di rileggere o ricordare a memoria tutte le potenziali ricette di cui non mi ero mai accorta». Un tentativo che Carlotta inizia a fare con il suo autore preferito, Stephen King.
Qualche idea sulle prossime ricette che troveremo nel blog? Segnatevi Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman e la biografia di Michelle Obama Becoming. Da tenere d’occhio, poi, la sezione “Film” appena aperta…
Lista di consigli letterari (con annessi culinari… da scovare!)
The Help, regia di Tate Taylor
Kitchen, Banana Yoshimoto
La casa degli spiriti, Isabel Allende
1984, George Orwell
Julie e Julia, regia di Nora Ephron
Exit West, Moshin Hamid
In piedi sull’arcobaleno, Fannie Flagg
Pomodori verdi fritti, Fannie Flagg
Il buio oltre la siepe, Harper Lee
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